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giovedì 20 giugno 2013

SINESTESIA URBANA - The end

Non voglio fare i discorsi di "quello che se n'è andato e ora schifa la sua città natale" perché la mia città natale è Foggia e chi l'ha vissuta o la vive non ha bisogno di spiegazioni in merito, mentre chi non l'ha vissuta e non la vive non potrà mai capire fino in fondo la situazione.


Se l'Europa e tutto il mondo occidentale è in crisi, se le città di tutta Italia stanno pian piano morendo, Foggia è già decomposta ... e puzza pure. Non c'entra la crisi, non c'entra la criminalità organizzata (che pure si fa sentire, ma i media sono sordi) e non c'entrano le istituzioni corrette e disorganizzate.

E allora cosa fa morire una città? Beh ... non lo so!
Ci ho pensato e ci penso tutt'ora. Cosa può portare alla morte una città piena di giovani menti sveglie, piena di artisti e di professionisti seri? Sì, perché tra sacchi di spazzatura, negozi incendiati, uffici chiusi e pallottole volanti, nascono migliaia di idee, gruppi musicali e progetti vari, che potrebbero guadagnare l'invidia di molte città ritenute "più evolute", se solo riuscissero ad emergere.

Sembra un paradosso, sembra uno scherzo, sembra retorica, ma è così.

E allora il problema dov'è? Vi starete chiedendo. Il problema è che FALLISCE tutto. Ma proprio TUTTO.
Dall'idea più semplice alla più geniale, dalla più complessa a "quella che se l'avessi avviata in un'altra città avrebbe spaccato!".  Le idee marciscono e i progetti ristagnano. Muoiono, si decompongono e puzzano.


E non passa neanche la nettezza urbana a raccoglierle. I cadaveri restano lì e fanno scappare via le persone. E per chi resta, saranno sempre lì, come i cadaveri lasciati a marcire ai confini della città da Vlad l'impalatore. Come monito pe chi resta a Foggia e vorrebbe fare qualcosa, come tutti in tutto il mondo, qualcosa per passare il tempo, ma in un modo che ci fa sentire bene e che ci fa costruire qualcosa.

Tutto questo per dire cosa?
Vi ricordate di SINESTESIA URBANA? La webzine made in Foggia? Dai, quella che dopo il primo numero aveva già guadagnato due articoli su due giornali locali? Ma come "no", la webzine fondata da 7 ragazzi foggiani, che parlava di Foggia e non solo, dei ragazzi, di band locali e recensioni di eventi musicali, di cultura generale, vignette filosofiche e varie amenità? Quella con la tartaruga? Quella che doveva uscire una volta al mese e poi ha iniziato drasticamente a rallentare fino a scomparire?! Ah ecco, l'ultimo indizio vi ha fatto ricordare tutto eh!

Ecco, la webzine è morta. Ne danno il triste annuncio i 7 membri fondatori e gli affezionati collaboratori. Eutanasia, per questa volta legale, ma non indolore.

Perché è morta? La diagnosi è sconosciuta. Forse è stata infettata dall'epidemia che dilaga nella città uccidendo sul nascere tutte le idee. O forse possiamo dare la colpa alla crisi, di solito si fa così.



Ecco allora l'ultima vignetta. Doveva comparire sul numero già ritardatario di Agosto-Settembre, che poi si è trasformato in Ottobre, poi "facciamo quello natalizio, dai!", poi "fa troppo freddo" e alla fine l'inverno quest'anno sembrava non finire mai. E per Jeremia non è mai finito.
L'ultima vignetta ha preannunciato la fine. Poi sapete, c'è un gufo e l'aruspicina, questa volta, non ha sbagliato.





... e, tanto per farvi capire quanto tempo è passato, l'ultima proposta di copertina e soggetti vari era ispirata dal film "Lo Hobbit - un viaggio inaspettato". Eh già, era appena stato proiettato per la prima volta in Italia.









Se vi interessa, il cadavere di Jeremia è stato impalato sul sito www.sinestesiaurbana.com ... se volete, potete visitarlo, che già inizia a puzzare.







P.S. Scusatemi, di solito non scrivo post lunghi e noiosi.



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